Psicomotricità

Psicomotricità

Di cosa si tratta:

La psicomotricità è una disciplina che considera il soggetto nel suo insieme e che intende supportare i processi di sviluppo dell’infanzia, valorizzando il bambino come essere globale, che manifesta sé stesso attraverso la sua azione nel mondo:

  • nell’uso dello spazio e degli oggetti;
  • nell’interazione con l’altro;
  • nella capacità di rappresentarsi attraverso il movimento;
  • la parola e il gioco.

Si esplora la modalità di relazione del bambino con il mondo, interessandosi in particolar modo ad alcuni aspetti, quali:

  • la relazione tonico-emozionale tra il bambino e l’adulto all’interno del suo sviluppo;
  • il gioco pre-verbale e senso motorio nella scoperta della realtà e nell’espressione di sé;
  • lo sviluppo del gioco simbolico nella formazione dell’identità;
  • la percezione e strutturazione dello spazio e del tempo, come elementi fondanti le dimensioni della realtà;
  • la strutturazione del pensiero attraverso l’azione;
  • lo sviluppo della socializzazione;
  • l’integrazione delle diverse funzioni nella formazione delle abilità personali.

Obiettivi del percorso psicomotorio:

  • Sviluppo del piacere senso-motorio: è il piacere di vivere il movimento attraverso tutto il proprio corpo, di correre, di saltare, di rotolare, di strisciare, di sperimentare le sensazioni della velocità, della lentezza, della tensione, di perdersi e ritrovarsi nella caduta, di vivere e superare le proprie paure e i propri limiti.
  • Evoluzione e facilitazione dei processi di comunicazione: favorire la possibilità di vivere la relazione con gli altri, attraverso il movimento con l’altro, attraverso l’interazione con gli oggetti, sperimentando una comunicazione sempre più evoluta.
  • Sviluppo della creatività: permettere ai bambini di investire lo spazio e gli oggetti con la propria capacità immaginativa.
  • La decentrazione e l’apertura al pensiero del fare: vivere la relazione con lo spazio, gli oggetti, gli altri, ordinando e organizzando l’ambiente; creando e distruggendo le sue opere, il bambino mette le basi della rappresentazione mentale e della capacità di progettazione.

Come si svolge la seduta:

Per fare in modo che tutto ciò avvenga, bisogna favorire il giocare bene, dando confini precisi e rassicuranti, che porti il bambino ad entrare e uscire dal gioco senza farsi male e senza fare del male agli altri, sia fisicamente che nella globalità del proprio essere emozionale.

Il primo momento è il rituale d’entrata e il tempo del cerchio. Questo è un tempo molto importante per i bambini perché li accoglie dentro alla dimensione psicomotoria. È il momento in cui ci si parla, ci si ascolta, si ricordano le regole, si parla delle esperienze precedenti. È una sorta di contenitore che protegge e armonizza il gioco dei bambini e i contenuti emozionali che nasceranno.

Il secondo momento è il tempo del gioco: il bambino gioca ed è libero di fare e di esprimere ciò che prova. Per permettere ciò solitamente si divide lo spazio della stanza in due zone: la zona senso-motoria e la zona simbolica. Nella prima è fondamentale accogliere il piacere del bambino nei salti, nelle cadute, nelle giravolte; mentre nella seconda gli oggetti si trasformano, seguendo la fantasia dei bambini. Si costruiscono castelli, case, navi, rifugi, macchine.

Il terzo momento è quello della presa di coscienza; si esce dalla dimensione ludica e si porta il bambino a rivivere le emozioni provate durante il gioco in maniera più cosciente: attraverso il disegno, la lettura di una storia o il racconto dei propri giochi.

Età:

L’attività è rivolta ai bambini dai 3 ai 6 anni

Frequenza:

  • 1 volta a settimana
  • 2 volte a settimana

L’attività può essere abbinata ad una volta o due volte di nuoto.

Numeri minimi e massimi:

il corso si attiva con 3 iscritti; il numero massimo per ogni gruppo è di 10 bambini.